18 gennaio 2018 Case di accoglienza
Intervista a Tiziana Franchi sulle case di accoglienza per i padri separati, WRadio
Intervista a Tiziana Franchi sulle case di accoglienza per i padri separati, WRadio
Tribunale di Catania decr. dell’8.10.2014 Quando il padre separato non mantiene la figlia, vuol dire allora che a pagare sarà il nonno paterno: l’obbligazione relativa ai mezzi di sostentamento nei confronti dei minori è fondamentale e in base ai principi costituzionali è possibile riaffermare che se i genitori non possono farsene carico dovranno essere gli ascendenti. Così la madre, non
La nascita del figlio avuto da una nuova relazione giustifica la riduzione dell’assegno divorzile che l’onerato deve corrispondere alla ex. Lo ha sancito la Cassazione con l’ordinanza 21878/14, pubblicata oggi dalla sesta sezione civile. Con la pronuncia, i giudici di piazza Cavour accolgono il ricorso di un uomo che impugnava la sentenza della Corte d’appello di Milano. Il giudice di
La riforma della disciplina del divorzio attuata con legge 74 del 1987, ha avuto tra i suoi obiettivi quello di dare una più ampia e sistematica tutela al soggetto economicamente più debole attraverso la predisposizione di incisivi strumenti giuridici a garanzia delle posizioni maggiormente pregiudicate dagli effetti della cessazione del matrimonio. Il Tribunale di Firenze ha rimesso alla Corte Costituzionale
Il padre non è tenuto a pagare l’assegno di mantenimento per la figlia più che trentenne, proprietaria anche di beni personali, che continua a frequentare l’università in qualità di studente fuori sede e che senza un giustificato motivo ritarda nel conseguimento del titolo di studi, senza preoccuparsi di cercare un lavoro Leggi la sentenza Corte Cassazione Sentenza n. 27377 del
Corte di Cassazione Civile – sezione VI – sentenza 30 ottobre 2013 n. 24515 Il diritto del coniuge di ottenere un assegno per il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest’ultimo, ancorchè allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato iniziato ad espletare un’attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un’adeguata capacità e determinando la cessazione del
Corte di cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 28 agosto 2012 n. 33319 L’inadempimento saltuario (6 mesi su 21) del pagamento dell’assegno non è sufficiente per far condannare l’ex marito per aver fatto mancare i mezzi di sussistenza al figlio. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 33319/2012, accogliendo il ricorso dell’uomo contro la sentenza della