Litigi fra il padre e la nuova compagna: si può ridiscutere l’affidamento
La Cassazione con l’ordinanza n. 30160/2022 accoglie il ricorso di una madre e rimette in discussione la collocazione della figlia minore presso il padre. E’ emerso che lo stesso ha un rapporto assai conflittuale e violento con la nuova compagna. Situazione che non può che incidere negativamente sulla serenità della bambina.
Genitori non coniugati, madre che vive a Milano e padre a Napoli, forte conflittualità tra i genitori di una figlia di anni otto al momento della presentazione del ricorso per Cassazione. In tale contesto, la Corte d’Appello, dopo avere mediante provvedimento provvisorio affidato la minore al comune di Milano, collocava la stessa a Napoli con il padre. La madre presentava pertanto ricorso, lamentando in particolare la mancata attenzione da parte del giudice di merito ai fatti verificatisi dal momento del deposito della ctu al momento della decisione, avvenuta 14 mesi dopo. La ricorrente contestava altresì le circostanze in cui era avvenuto l’ascolto della minore e la mancata nomina di un curatore speciale.
Nel caso in esame, tra i fatti nuovi, da esaminarsi in sede di rinvio, intercorsi tra il momento in cui fu emesso il provvedimento provvisorio e la decisione definitiva, erano accaduti episodi di violenti litigi tra il padre della bambina e la sua nuova compagna.
Questo elemento sicuramente influisce sulla serenità della minore e la Corte d’appello avrebbe dovuto valutarlo prima di disporre l’affidamento presso il padre. La decsione della Corte d’appello si è quindi basata su una situazione non attuale e non aggiornata.