Con la riforma la mamma ottiene che il nonno paterno mantenga il minore se il padre non adempie

APS/ marzo 15, 2015/ Sentenze Utili/ 4 comments

Tribunale di Catania decr. dell’8.10.2014

Quando il padre separato non mantiene la figlia, vuol dire allora che a pagare sarà il nonno paterno: l’obbligazione relativa ai mezzi di sostentamento nei confronti dei minori è fondamentale e in base ai principi costituzionali è possibile riaffermare che se i genitori non possono farsene carico dovranno essere gli ascendenti. Così la madre, non indipendente economicamente, ottiene che a pagare 600 euro al mese sia il padre del suo ex che non adempie all’obbligo che scaturisce dalla sentenza di separazione giudiziale: trova ingresso l’ordine del giudice di cui all’articolo 316 bis introdotto dalla riforma della filiazione di cui al decreto legislativo 153/14. È quanto emerge da un recente provvedimento del tribunale di Catania (presidente Giovanni Di Pietro).

È in base a un’interpretazione costituzionalmente interpretata delle norme che è riaffermato il principio dell’obbligo sussidiario degli ascendenti di provvedere al mantenimento dei nipoti. Il tutto provvedimento che appartiene alla famiglia di quelli cautelare ante causam: accolta l’istanza ex articolo 148 Cc da parte della giovane difesa dagli avvocati . Il punto è che la madre-bambina indipendente perché vive ancora con la madre: il padre intanto “latita” nel senso che non paga gli 800 euro al mese stabiliti dal giudice per il mantenimento della minore. Dovrà allora essere il padre di lui a versare alla giovane i mezzi idonei al sostentamento della piccola, che sono quantificati in 600 euro al mese perché il nonno ha dichiarato poco meno di 50 mila euro lordi nel suo modello Unico 2013: le esigenze di vita della bambina sono essenziali, si tratta di un valore tutelato dalla Carta fondamentale e dunque trova applicazione la disposizione di cui all’articolo 316 bis Cc voluta dalla riforma della filiazione in caso di impedimento di uno dei genitori. Spese compensate per la peculiarità della questione.

4 Comments

  1. Io farei anche che se un uomo commette un reato penale ed è latitante arrestiamo il padre dell’uomo e facciamo risarcire a lui i danni. Mi sembra ovvio e logico. Un conto se parliamo di bloccare quello che andrà in eredità al figlio, ma di certo non si può colpire il nonno che magari dopo tanti sacrifici vuole godersi quel poco di pensione che ha. Questo nonno è fortunato che guadagna 50.000 euro all’anno lorde, ma pensate alla maggior parte dei pensionati che guadagna sotto i 1000 euro al mese. E po paga e magari non ha neppure la possibilità di vedere il nipote, visto che fa fatica un padre separato a trovare un tempo adeguato per stare con i propri figli figuriamoci un nonno.

    1. Sono un nonno paterno piuttosto abbiente (mentre mio figlio – nonostante l’impegno nel suo modesto commercio – non guadagna una cicca) e sto facendo esattamente quello che la sentenza citata impone (senza aspettare nessuna sentenza, perché così è la legge, e prima ancora lo comanda un senso naturale d’umanità). Se fossi povero impormi tale peso sarebbe – prima che ingiusto – impossibile. Voglio dire: la solidarietà familiare è evidentemente obbligatoria, ma in proporzione alle possibilità. Se queste sono scarse (ma soltanto in tal caso) intervenga – ed è giusto e doveroso – la solidarietà sociale. Va da sé che i doveri dei nonni paterni e materni sono identici in proporzione alle rispettive sostanze.
      Quello che deve essere contrastato (ed è ciò che con ogni impegno sto facendo nel nostro caso particolare) è che uno dei genitori (di solito la madre) si approfitti della situazione per estorcere denari anche per sé alla famiglia del coniuge che, magari, (come nel caso di mio figlio) ha “piantato” senza motivo.

      1. Sono solidale con lei, perché anche io mi trovo nella stessa condizione di suo figlio e per di più sono un dipendente da 1300 € al mese.
        Mi dici che forma di lotta state facendo e se mi puo dare qualche consiglio?

  2. e i nonni materni? se la mamma non lavora sarebbe giusto far partecipare anche i nonni materni al sostentamento del minore non solo quelli paterni.

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